lunedì 21 marzo 2011

Corea di Huntington

"bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante" F.W.Nietzsche

Questo particolare tipo di corea a carattere ereditario prende il nome da un giovane medico di Long Island, George Huntington, il quale nel 1871, osservando un padre e un figlio che camminavano davanti a lui tenendosi per mano e agitati da movimenti bizzarri e involontari, intuì il carattere ereditario della malattia distinguendola dalle forme non ereditarie di corea.
La corea di Huntington è una malattia neurodegenerativa ereditaria a trasmissione autosomica dominante. Nonostante la malattia sia congenita, l'insorgenza è spesso tradiva, i primi sintomi infatti compaiono tra i 30 e i 45 anni e porta alla morte entro 10-15 anni dall'esordio.
Il quadro clinico è caratterizzato da movimenti involontari che interessano qualsiasi porzione del corpo con l'aspetto di danza, donde il nome corea; sopraggiunge negli stadi più avanzati disartria e quindi incomprensione del linguaggio e impossibilità della deglutizione.
La malattia è caratterizzata inoltre dalla morte cellulare dei neuroni di medie dimensioni del caudato e del putamen e quindi dalla compromissione della proiezione GABAergica striato-pallidale e del sistema colinergico intrastriatale. La distruzione della proiezione GABAergica diretta al segmento esterno del globo pallido libera quest'ultimo dall'inibizione permettendo dunque lo sviluppo dell'ipercinesia.
L'apoptosi dei neuroni dello striato sarebbe causata da agglomerati di una particolare proteina, l'huntingtina (348 kD). Il gene codificante per questa proteina si colloca sul braccio corto del cromosoma 4 e nella corea di Huntington presenta la ripetizione anomala, da 36 a 120 contro le 10-30 ripetizioni dei soggetti normali, di triplette CAG codificanti per la glutammina. L'huntingtina in condizioni normali stimola la produzione di BDNF  (Brain Derived Neurotrophic Factor) avendo come bersaglio una sequenza di 55 paia di basi che ha funzione di interruttore nei confronti del gene di BDNF e altri 20 geni fondamentali per la sopravvivenza dei neuroni. Nella malattia la mutazione dell'huntingtina fa perdere alla proteina questo importante controllo sull'interruttore bersaglio e il BDNF non viene più prodotto. Inoltre l'huntingtina mutata forma degli agglomerati citotossici che vengono accumulati nel nucleo finché non si giunge a morte cellulare programmata.
Non vi è una terapia efficace. Nei modelli animali, trapianti di tessuto striatale fetale nello striato affetto migliora le prestazioni cognitive. Inoltre è stato osservato che l'attività dell'enzima caspasi-1 è aumentata nei pazienti e negli animali affetti dalla malattia e che in topi mutanti privi di questo enzima la progressione della malattia è rallentata.

References:
Pontieri et Al., "Patologia Generale" ed. Piccin, 2010
Ganong, "Fisiologia Medica" ed Piccin, 2008
Stranding et al., "Anatomia del Gray" ed. Elsevier Masson, 2009

Si consiglia la visualizzazione di:
http://www.bio.davidson.edu/Courses/Molbio/MolStudents/spring2003/McDonald/Huntingtin.htm#Locating
http://www.aichroma.com/
http://www.nature.com/nrn/journal/v6/n12/full/nrn1806.html

2 commenti:

  1. Propongo un post sulla epidermodisplasia verruciforme

    RispondiElimina
  2. lo sanno tutti che in greco dermatologo significa "medico finto"(cit)

    RispondiElimina